Carlo Vian: curriculum
Carlo Vian nasce a Mogliano Veneto (Tv) il 7 ottobre 1930. Aderisce giovanissimo all’Azione Cattolica di Mogliano Veneto (diocesi di Treviso) e dal 1946 a quella di Marghera.
Nel 1947 si iscrive alla Democrazia Cristiana ed è delegato GIAC (Gioventù Italiana di Azione Cattolica) “aspiranti” (branco ragazzi dai 10 ai 15 anni) per la parrocchia di Sant’Antonio di Marghera.
Dal gennaio dello stesso anno lavora con mansioni impiegatizie all’Eraclit- Venier Spa e vi rimane fino all’aprile del 1954, quando è assunto in Banca Cattolica del Veneto, impiego che mantiene fino alla pensione (1989).
Si impegna nella campagna elettorale del 1948 col gruppo che si occupa delle affissioni di partito in tutta la zona di Marghera, quartiere urbano e zona industriale, per la locale sezione DC di via Rizzardi, segretario Astolfi, ex consigliere comunale popolare di Venezia nel primo dopoguerra.
Nel 1949 è nominato delegato GIAC “aspiranti” per la forania che si estende da Malcontenta a Quarto d’Altino; in virtù di questo incarico diventa membro della Gioventù Cattolica diocesana, presidente Vincenzo Gagliardi (1948-53), vicepresidente Giorgio Longo.
Nel 1954 la presidenza diocesana della Gioventù Cattolica promuove l’azione politica di rinnovare la dirigenza di palazzo Camerlenghi, sede della Democrazia Cristiana di Venezia e il patriarca Angelo Giuseppe Roncalli nomina Vian presidente diocesano della GIAC (1954-60) e componente della giunta diocesana presieduta dal professor Eugenio Bacchion.
Nel 1960 è nominato dal patriarca Giovanni Urbani segretario della giunta diocesana, incarico che mantiene fino al 1964.
Nel 1965 è candidato per il Consiglio Comunale di Venezia e risulta il secondo dei non eletti con 972 voti.
Il sindaco Giovanni Favaretto Fisca lo nomina presidente dell’opera pia Coletti e nel corso del suo mandato, grazie a una cospicua eredità, risana il bilancio dell’istituto.
Nel 1968 per volontà del segretario Alfeo Zanini diventa presidente dell’Istituto provinciale per l’infanzia Santa Maria della Pietà; durante la sua presidenza i bambini della sede di Preganziol frequentano la scuola pubblica di Casier. Grazie alla stipula di un credito alberghiero fa restaurare l’hotel Metropole, di proprietà dell’istituto, contribuendo alla sua valorizzazione. Applicando la legge Dal Canto n. 431/67- che semplifica le procedure per le adozioni, e coadiuvato dalla consigliera Giovanna Venturini, tutti i ragazzi presenti nell’istituzione sono adottati.
Eletto consigliere comunale nel 1970 l’anno successivo diventa assessore all’Assistenza, subentrando al dimissionario Mino Fezzi; poco dopo lascia la presidenza della Pietà.
Nel 1975 è rieletto consigliere con più di 2000 voti; dal 1978 è in Consiglio prima dell’ospedale civile di Venezia, poi della ULSS dal 1981 al 1986.
Dal 1972 al 1974 è segretario organizzativo della DC provinciale.
Dal 1979 al 2000 è componente del Consiglio Pastorale diocesano di Venezia (patriarchi Albino Luciani, Marco Cè, Angelo Scola), svolgendo per tre volte il ruolo di “moderatore” e consigliere della Caritas.
Dal 1989 al 1996 si occupa di volontariato e crea il “centro provinciale per il volontariato”.
Dal 2000, nominato dal sindaco Massimo Cacciari, siede nel Consiglio dell’Istituzione Veneziana, già Elemosiniere, per le attività sociali dell’opera.